Tecnologia turca, design italiano

Il Quotidiano “Repubblica” dedica un’articolo all’azienda e al suo prodotto di punta: la lampada Steril Tube.

La ricerca continua è una delle peculiarità dell’azienda, infatti fin dalla sua nascita Noor Teknoloji si è focalizzata principalmente sull’attività scientifica che sulla produzione.

Dodici brevetti sono in arrivo, in meno di un anno, ed altri sono in preparazione. Tutto il team dell’impresa lavora duramente per progettare apparecchiature che, utilizzando i raggi UV, non interferiscano con la salute dell’uomo.

Per leggere nella sua completezza l’articolo, di seguito il link:

https://milano.repubblica.it/dossier-adv/eccellenze-della-lombardia/2021/03/03/news/noor_teknoloji_al_riparo_dai_virus_grazie_alle_lampade_uv_noor-290147563/

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Tecnologia turca, design italiano

L’imprenditore bergamasco Giuliano Regonesi, CEO dell’azienda NOOR, ha donato una lampada Steril Tube all’ospedale “Yeşilköy Prof. Dr. Murat Dilmener Emergency Hospital” di Istanbul, dove ha sede lo società.

L’ospedale prende il nome da Murat Dilmener (1942-2020), medico ed ex professore presso la Facoltà di Medicina dell’Università Cerrahpaşa di Istanbul , morto a causa della pandemia COVID-19 .

L’ospedale è uno dei migliori e più grandi in Europa e quello con il maggior numero di letti al mondo a disposizione per la terapia intensiva, per poter affrontare al meglio l’emergenza sanitaria causata dal COVID-19.

La lampada è stata consegnata al Dr. Ekrem Guner (Commissario straordinario per il Covid di Istanbul) all’interno dell’ospedale.

Steril Tube, è in grado di sanificare gli ambienti in pochi minuti. Uno degli ambiti di applicazione più diffusi, sono lesale riunioni o gli uffici: grazie al suo design contemporaneo e minimalista, si adatta ad ogni tipo di ambiente.

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Tecnologia turca, design italiano

La Smart Dental Clinic di Cusano Milanino è una struttura che dispone di una clinica interna, articolata su 3 poltrone odontoiatriche. La sede è equipaggiata per effettuare terapie a pazienti sia adulti che pediatrici, utilizzando protocolli, tecniche e tecnologie all’avanguardia per fornire risultati efficaci e a ridotta invasività.

La Smart Dental Clinic ha scelto Steril Tube di NOOR, come soluzione per sanificare al meglio i propri ambienti lavorativi.

Steril Tube è una lampada in grado di sanificare gli ambienti in pochi minuti, abbattendo la quasi totalità della carica batterica e virale presente naturalmente nell’aria, grazie all’effetto dell’irraggiamento di raggi UVC; inoltre, grazie al suo design moderno ed elegante, si adatta ad ogni tipo di ambiente.

Steril Tube garantisce quindi sicurezza a dipendenti, collaboratori, clienti o fornitori.

A garanzia dell’alto livello di qualità dei servizi di sanificazione erogati, NOOR ha ottenuto la certificazione che attesta la conformità del nostro sistema alla normativa UNI EN – EN/ISO.

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Tecnologia turca, design italiano

NOOR contribuisce attivamente alle operazioni di triage, donando gli SterilTube agli ospedali FLORYA e Anadolu a Instanbul.
“Con questa donazione vogliamo contribuire attivamente nella battaglia contro il Coronavirus”, afferma Giuliano Regonesi, proprietario dell’azienda.

Nella foto il responsabile tecnico della NOOR Technologies ed il responsabile sanitario della struttura.

Con l’occasione vengono donati anche i 2 libri scritti da Giuliano Regonesi sul tema dell’efficacia dei raggi UVC “Luce ultravioletta profonda UVC” e “Disinfezione dell’aria nella stanza”, i quali hanno raccolto un vistoso interesse.

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Tecnologia turca, design italiano

NOOR Technologies ha raggiunto oggi un obbiettivo a cui teneva molto: sono stati forniti gratuitamente gli Steriltube a uno dei più grandi orfanotrofi di Istanbul (500 bambini dagli 0 ai 12 anni), affinché possano riposare e giocare nella massima sicurezza.

 

Nella foto il direttore tecnico e delle risorse umane della Noor technologies, consegnano il primo tubo al direttore del BAHCELIEVLER SEYH ZAYED.

 

 

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Tecnologia turca, design italiano

Giuliano Regonesi, fondatore dell’azienda, pubblica due libri sul funzionamento e l’efficacia dell’utilizzo della luce ultravioletta profonda dei raggi UVC nella disinfezione degli ambienti.

Luce ultravioletta profonda UVC

La luce UV (ultravioletta) si riferisce alla regione dello spettro elettromagnetico tra luce visibile e raggi X, con una lunghezza d’onda compresa tra 400 e 10 nanometri. Scoperto da Johann Wilhelm Ritter, nel 1801, fin dai tempi antichi le persone hanno capito che la luce del sole fornisce visibilità, calore, salute e vitalità. E ora la tecnologia che utilizza gli UVC potrebbe essere la migliore arma contro i virus che si propagano nell’aria (come la tubercolosi, CoVid, MRSA, ecc.)

Disinfezione dell’aria nella stanza superiore

Al giorno d’oggi, stiamo affrontando uno dei tempi più difficili della nostra storia moderna. E non sarà l’ultima sfida. Ma la prospettiva che altri seguiranno questo virus è quasi certa.

Una delle soluzioni è implementare la disinfezione dell’aria all’interno dei nostri edifici, perché gli ambienti interni tendono a creare un focolaio poiché gli aerosol sono facilmente trasmessi in tali ambienti. Ora, uno studio recente suggerisce che l’UVGI installato nella parte superiore di una stanza è il modo più efficace di disinfezione dell’aria in quell’ambiente.

Per avere maggiori informazioni sui libri, contattaci.

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Il Covid può essere distrutto dalle radiazioni UVC, lo dimostra uno studio dei ricercatori della Università di Hiroshima sulle superfici contaminate dal SARS-COV-2

Il Covid ”può essere distrutto con un fascio di luce”. Lo affermano i ricercatori dell’Università di Hiroshima che, nel corso di un’indagine sul virus responsabile della pandemia, si sono imbattuti in una scoperta a dir poco strabiliante.

Il team di studiosi guidato dal professor Hiroki Kitagawa ha rilevato, infatti, che la luce ultravioletta C, con una lunghezza d’onda di 222 nanometri, contrasta efficacemente il SARS-CoV-2 sulle superfici contaminaminate e negli ambienti al chiuso risultando innocua per gli esseri umani.

La ricerca

I risultati dello studio, dal titolo Effectiveness of 222-nm ultraviolet light on disinfecting SARS-CoV-2 surface contamination, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica American Journal of Infection Control. Mediante una sperimentazione in vitro, i ricercatori hanno potuto appurare che ben il 99,7% della ceppo virale SARS-CoV-2 è andato distrutto dopo un’esposizione di circa 30 secondi a un fascio di luce UVC di 222 nanometri a 0,1 mW/cm2. Precedenti studi che hanno riguardato le radiazioni Far-UVC hanno esaminato solo la potenza nell’eradicare i coronavirus stagionali strutturalmente simili al SARS-CoV-2 ma mai, nello specifico, il COVID-19. In tal senso, la scoperta risulta essere davvero la prima ed unica al mondo fino ad oggi.

I test sperimentali

I test sono stati condotti utilizzando un particolare diffusore, ovvero, una lampada a eccimeri di cripto-cloruro di Ushio Care222TM. Una soluzione da 100 microlitri contenente il virus (circa 5 × 106 TCID50/mL) è stata sparsa su una piastra di polistirene sterile da 9 centimetri. I ricercatori hanno lasciato che la miscela asciugasse in un armadio di sicurezza biologica a temperatura ambiente prima di posizionare la lampada Far-UVC a 24 centimetri al di sopra la superficie delle piastre. L’esito dell’osservazione ha dato risultati strabilianti.

Risultati e considerazioni dei ricercatori

Una lunghezza d’onda di 222 nm UVC non può penetrare nello strato esterno dell’occhio umano né della pelle, quindi non causerà danni alle cellule viventi sottostanti. Ciò rende questo particolare fascio di luce un’alternativa più sicura, ma altrettanto potente, alle più dannose lampade germicide UVC da 254 nanometri sempre più utilizzate nella disinfezione delle strutture sanitarie. Poiché l’ UVC a 254 nm danneggia i tessuti umani esposti, precisano i firmatari dello studio, può essere utilizzato solo per disinfettare le stanze vuote. Tuttavia può rivelarsi un espediente utile per la disinfezione degli spazi pubblici al chiuso, compresi gli ospedali in cui sono possibili infezioni nosocomiali. Ad ogni modo, ricercatori suggeriscono un’ulteriore valutazione della sicurezza e sulla efficacia delle radiazioni UVC a 222 nm nell’eliminare i virus SARS-CoV-2 dalle superfici poiché il loro studio ha esaminato solo l’efficacia in vitro.

Fonte “Il Giornale“.

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